Dermatologia Felina: conoscere le patologie della cute
Le patologie della pelle, o dermatopatie, sono relativamente comuni nei gatti. Gli studi indicano che tra il 6 e il 15% dei pazienti felini ha almeno una dermatopatia e molti gatti ne soffrono di più di un tipo. Tra i gatti presentati al servizio di dermatologia presso il Cornell University Hospital for Animals, ad esempio, uno studio recente ha mostrato che il 22% aveva segni di due patologie della pelle concomitanti e il 6% riportava i segni addirittura di tre patologie della pelle distinte. La pelle è l’organo più grande del corpo di un gatto, comprendendo fino a ¼ del suo peso corporeo. Questo straordinario organo fornisce una barriera protettiva all’ambiente e regola la temperatura corporea, tra le altre importanti funzioni. La pelle è composta dall’epidermide (lo strato superiore che fornisce protezione), il derma (lo strato di supporto sotto il derma che fornisce nutrimento all’epidermide), il sottocute (lo strato più interno che contiene muscoli e grasso protettivi e isolanti) e varie appendici. Le appendici includono artigli, ghiandole sebacee che lubrificano la pelle e il pelo e minuscoli muscoli chiamati erettori del pelo che possono far rizzare i peli. Una serie di condizioni patologiche, che vanno dai parassiti alle allergie, possono causare patologie della pelle nei gatti e la prevalenza di ciascuna condizione varia a seconda dello stile di vita, il sesso e la razza. Anche la posizione geografica può influenzare il rischio di varie patologie della pelle (condizioni atmosferiche di sole intenso o presenza di particelle sospese). Rispetto ai gatti solo indoor, i felini che possono accedere a location all’aperto hanno una maggiore possibilità di infestazione da parassiti esterni come le pulci. Inoltre, i maschi hanno maggiori probabilità, rispetto alle femmine, di assumere comportamenti aggressivi che possono provocare ascessi indotti da ferite da morso. Infine, alcune razze, possono essere più inclini alle patologie della pelle rispetto ad altre.
Diagnosi
Capire la causa della malattia della pelle nei gatti può essere difficile, anche se in alcuni casi la causa è più facilmente determinabile. È importamte considerare attentamente la storia clinica, effettuare un approfondito esame fisico, effettuare dei test diagnostici e valutare la risposta al trattamento, alla modifica della dieta o dello stile di vita. L’anamnesi può fornire informazioni sulla potenziale esposizione a cose che possono causare patologie cutanee (comprese le pulci), sui comportamenti che possono suggerire una causa (come grattarsi, che suggerisce presenza di prurito importante) e sulla risposta alla terapia. È necessario un attento esame obiettivo per valutare la natura e il tipo di anomalie della pelle tra cui perdita di pelo, arrossamento e presenza di segni tipici come papule, pustole, pomfi a volte patognomonici, che possono suggerire una causa per la malattia. A seconda della storia e dell’esame fisico, possono essere raccomandati test diagnostici per escludere cause specifiche di patologie della pelle.
Trattamento
Il trattamento delle malattie della pelle dipende dalla causa specifica. L’infestazione da pulci viene trattata utilizzando prodotti appropriati per eliminare i parassiti sia dal gatto che dal suo ambiente. Le allergie alimentari vengono solitamente trattate istituendo una dieta che non contenga componenti a cui un gatto è allergico. Gli ascessi vengono trattati drenando il sito infetto e somministrando al gatto antibiotici per combattere l’infezione batterica e le micosi vengono trattate con farmaci antifungini. In molti casi, la malattia della pelle nei gatti può essere trasmissibile ad altri soggetti (e, in alcuni casi, anche alle persone), quindi prevenire la trasmissione ad altri animali o all’uomo è una componente molto importante di un piano di trattamento. Indipendentemente dalla causa specifica, i gatti con patologie della pelle presentano di base un’infiammazione degli strati cutanei che può derivare dal processo che avvia la malattia della pelle, come nel caso di alcune allergie alimentari, oppure può essere il risultato del fatto che il soggetto si gratta o si morde in risposta all’irritazione e/o prurito derivante dalla malattia. In entrambi i casi, l’infiammazione favorisce il prurito e il conseguente graffio può causare ulteriori danni alla pelle, questo può avviare un circolo vizioso di prurito, lesioni e infiammazione. Tale comportamento rende il controllo del prurito della malattia della pelle un importante obiettivo terapeutico.
dott.ssa Francesca Serena